-
Tutte le canzoni che si cantavano o che furono scritte in quel fatidico 1977: l’anno di Campo Hobbit 1, di cui sono anche riproposte le storiche registrazioni originali. In tutto 70 brani in formato mp3. Il CD è confezionato in busta trasparente con l’elenco completo delle tracce audio.
CD mp3 – 70 brani – quasi 4 ore di musica
-
Best of NAtionalist Music [vol. 1]
Janus – AdV – CdA – VBR – Peggior Amico – A.D.L.122 – 270bis – Intolleranza – M. Morsello – Londinium SPQR – Gesta Bellica -Zetazeroalfa – Ultima Frontiera – Hate For Breakfast – Sköll – DDT – Con La Morte A Paro Paro – Me Ne Frego
-
13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa.
Due persone lo colpiscono a morte a colpi di chiave inglese. Morirà dopo quarantasette giorni di agonia. Chi era la vittima e perché fu uccisa con tale violenza? Si chiamava Sergio Ramelli, aveva i capelli lunghi, ed era fascista. E chi erano i carnefici? Teppisti, killer professionisti, mafiosi? No, studenti, di pochi anni più vecchi di lui. Uccisero perché accecati dall’ira o dalla paura? No, colpirono in nome dell’odio politico. Quella era la Milano dell’epoca, quella era l’Italia degli anni Settanta.
Ci vollero dieci anni per assicurare i colpevoli alla giustizia, con una sentenza che fece scalpore. Muovendosi tra atti processuali, articoli di giornale e testimonianze dirette, questo libro racconta una storia-simbolo del passato recente del nostro paese: un documento feroce e scomodo, importante per capire il clima di un’epoca e perché quella “guerra civile” ormai lontana ha lasciato una scia fino oggi.
-
III Edizione – Novembre 2001
13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa. Due persone gli spappolano il cranio a colpi di chiave inglese. Muore dopo 47 giorni di agonia. Chi era la vittima e perché fu ucciso con tanta violenza? In che clima era maturato quell’omicidio così bestiale? Chi erano i carnefici: teppisti, killer professionisti, mafiosi? No, studenti universitari di Medicina. Perché uccisero, allora? Forse accecati dall’ira, dalla gelosia o dalla paura? No, neppure conoscevano la loro vittima. Colpirono solo in nome dell’odio politico. Ci vollero dieci anni per assicurarli alla giustizia e solo allora fu possibile ricostruire tutte le tappe di quella tragica vicenda. Muovendosi tra atti processuali, articoli di giornale e testimonianze dirette questo libro spiega come ad armare la mano degli assassini sia stata una spietata ideologia che, in Italia, aveva (e ha ancora) importanti complicità, potenti connivenze e forti leve di potere.
Ecco perché questa è una storia che, anche a distanza di 40 anni, “fa ancora paura”, ma deve essere conosciuta se si vuole avere una visione completa degli avvenimenti del nostro recente passato.
Guido Giraudo, classe 1954, da 35 anni giornalista professionista, negli anni Settanta era vicedirettore del Candido, dirigente nazionale del FUAN. Oggi è consulente di strategie di marketing e progettazione eventi; contitolare dell’agenzia giornalistica Excalibur; libero docente di management degli eventi presso importanti Istituti e Università, autore o curatore di svariate pubblicazioni storiche, saggi e racconti.
Andrea Arbizzoni, Giovanni Buttini, Francesco Grillo e Paolo Severgnini avevano rispettivamente 26, 19, 19 e 23 anni quando questo libro fu scritto e facevano parte del nucleo del Fronte della Gioventù – Azione Giovani di Monza. Con gli anni ognuno ha seguito strade diverse, pur rimanendo sempre legati dal “filo rosso” di quest’opera. Purtroppo Gianni Buttini è tragicamente scomparso nel novembre 2011.
-
13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa. Due persone gli spappolano il cranio a colpi di chiave inglese. Muore dopo 47 giorni di agonia. Chi era la vittima e perché fu ucciso con tanta violenza? In che clima era maturato quell’omicidio così bestiale? Chi erano i carnefici: teppisti, killer professionisti, mafiosi? No, studenti universitari di Medicina. Perché uccisero, allora? Forse accecati dall’ira, dalla gelosia o dalla paura? No, neppure conoscevano la loro vittima. Colpirono solo in nome dell’odio politico. Ci vollero dieci anni per assicurarli alla giustizia e solo allora fu possibile ricostruire tutte le tappe di quella tragica vicenda. Muovendosi tra atti processuali, articoli di giornale e testimonianze dirette questo libro spiega come ad armare la mano degli assassini sia stata una spietata ideologia che, in Italia, aveva (e ha ancora) importanti complicità, potenti connivenze e forti leve di potere.
Ecco perché questa è una storia che, anche a distanza di 40 anni, “fa ancora paura”, ma deve essere conosciuta se si vuole avere una visione completa degli avvenimenti del nostro recente passato.
Guido Giraudo, classe 1954, da 35 anni giornalista professionista, negli anni Settanta era vicedirettore del Candido, dirigente nazionale del FUAN. Oggi è consulente di strategie di marketing e progettazione eventi; contitolare dell’agenzia giornalistica Excalibur; libero docente di management degli eventi presso importanti Istituti e Università, autore o curatore di svariate pubblicazioni storiche, saggi e racconti.
Andrea Arbizzoni, Giovanni Buttini, Francesco Grillo e Paolo Severgnini avevano rispettivamente 26, 19, 19 e 23 anni quando questo libro fu scritto e facevano parte del nucleo del Fronte della Gioventù – Azione Giovani di Monza. Con gli anni ognuno ha seguito strade diverse, pur rimanendo sempre legati dal “filo rosso” di quest’opera. Purtroppo Gianni Buttini è tragicamente scomparso nel novembre 2011.
-
13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa. Due persone gli spappolano il cranio a colpi di chiave inglese. Muore dopo 47 giorni di agonia. Chi era la vittima e perché fu ucciso con tanta violenza? In che clima era maturato quell’omicidio così bestiale? Chi erano i carnefici: teppisti, killer professionisti, mafiosi? No, studenti universitari di Medicina. Perché uccisero, allora? Forse accecati dall’ira, dalla gelosia o dalla paura? No, neppure conoscevano la loro vittima. Colpirono solo in nome dell’odio politico. Ci vollero dieci anni per assicurarli alla giustizia e solo allora fu possibile ricostruire tutte le tappe di quella tragica vicenda. Muovendosi tra atti processuali, articoli di giornale e testimonianze dirette questo libro spiega come ad armare la mano degli assassini sia stata una spietata ideologia che, in Italia, aveva (e ha ancora) importanti complicità, potenti connivenze e forti leve di potere.
Ecco perché questa è una storia che, anche a distanza di 40 anni, “fa ancora paura”, ma deve essere conosciuta se si vuole avere una visione completa degli avvenimenti del nostro recente passato.
Guido Giraudo, classe 1954, da 35 anni giornalista professionista, negli anni Settanta era vicedirettore del Candido, dirigente nazionale del FUAN. Oggi è consulente di strategie di marketing e progettazione eventi; contitolare dell’agenzia giornalistica Excalibur; libero docente di management degli eventi presso importanti Istituti e Università, autore o curatore di svariate pubblicazioni storiche, saggi e racconti.
Andrea Arbizzoni, Giovanni Buttini, Francesco Grillo e Paolo Severgnini avevano rispettivamente 26, 19, 19 e 23 anni quando questo libro fu scritto e facevano parte del nucleo del Fronte della Gioventù – Azione Giovani di Monza. Con gli anni ognuno ha seguito strade diverse, pur rimanendo sempre legati dal “filo rosso” di quest’opera. Purtroppo Gianni Buttini è tragicamente scomparso nel novembre 2011.
-
Le indimenticabili canzoni che hanno segnato la storia della Musica alternativa, finalmente ascoltabili non più solo a casa o in autoradio (con apparecchi di nuova generazione), ma anche su computer o sugli ormai diffusissimi lettori mp3 portatili. Il CD contiene anche tutti i testi commentati.
CD mp3 – 43 brani – 2 ore e 40′ di musica
-
Tributo a Carlo
Concerto storico degli Amici del Vento a vent’anni dalla morte di Carlo Venturino