AA. VV. – SERGIO RAMELLI Una storia che fa ancora paura (1975-2015 Edizione Speciale)
13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa. Due persone gli spappolano il cranio a colpi di chiave inglese. Muore dopo 47 giorni di agonia. Chi era la vittima e perché fu ucciso con tanta violenza? In che clima era maturato quell’omicidio così bestiale? Chi erano i carnefici: teppisti, killer professionisti, mafiosi? No, studenti universitari di Medicina. Perché uccisero, allora? Forse accecati dall’ira, dalla gelosia o dalla paura? No, neppure conoscevano la loro vittima. Colpirono solo in nome dell’odio politico. Ci vollero dieci anni per assicurarli alla giustizia e solo allora fu possibile ricostruire tutte le tappe di quella tragica vicenda. Muovendosi tra atti processuali, articoli di giornale e testimonianze dirette questo libro spiega come ad armare la mano degli assassini sia stata una spietata ideologia che, in Italia, aveva (e ha ancora) importanti complicità, potenti connivenze e forti leve di potere.
Ecco perché questa è una storia che, anche a distanza di 40 anni, “fa ancora paura”, ma deve essere conosciuta se si vuole avere una visione completa degli avvenimenti del nostro recente passato.
Guido Giraudo, classe 1954, da 35 anni giornalista professionista, negli anni Settanta era vicedirettore del Candido, dirigente nazionale del FUAN. Oggi è consulente di strategie di marketing e progettazione eventi; contitolare dell’agenzia giornalistica Excalibur; libero docente di management degli eventi presso importanti Istituti e Università, autore o curatore di svariate pubblicazioni storiche, saggi e racconti.
Andrea Arbizzoni, Giovanni Buttini, Francesco Grillo e Paolo Severgnini avevano rispettivamente 26, 19, 19 e 23 anni quando questo libro fu scritto e facevano parte del nucleo del Fronte della Gioventù – Azione Giovani di Monza. Con gli anni ognuno ha seguito strade diverse, pur rimanendo sempre legati dal “filo rosso” di quest’opera. Purtroppo Gianni Buttini è tragicamente scomparso nel novembre 2011.
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